2 Aprile

Giorno precedente: 1 Aprile

• 1794 - Francia: arresto di Theophile Leclerc, figura di maggior rilievo della Rivoluzione Francese, rappresentandone l'anima decisamente più radicale e intransigente.

• 1840 - Francia: a Parigi nasce Émile Zola, giornalista, scrittore e saggista francese.

• 1864 - Italia: a Bologna nasce Ersilia Cavedagni, anarchica italiana.

• 1871 - Francia: a Parigi il governo centrale francese inizia il bombardamento della Comune nel tentativo di fiaccare la resistenza proletaria. I tedeschi appoggiarono gli assedianti al comando di Thiers e accolsero la loro richiesta di liberare 100.000 prigionieri di guerra, affinché potessero domare più facilmente i rivoltosi.

• 1899 - Francia: a Loches nasce Ferdinand Félix Fortin, militante anarchico francese.

• 1908 - Spagna: a Peguera nasce Ramón Vila Capdevila, conosciuto col nomignolo di "Comandante Raymond", militante anarco-sindacalista e combattente anarchico.

Italia: a Roma scontri tra i lavoratori e le forze dell'ordine in seguito ad un incidente sul lavoro. La polizia spara, uccidendo l'anarchico Paolo Chiarella, oltre ad altri 3 morti e 17 feriti. Si dichiara lo sciopero generale, in seguito al quale molti sindacalisti ed anarchici furono condannati a molti anni di carcere.

• 1916 - Francia: a Parigi, in pieno conflitto bellico, Sébastien Faure, aiutato da Mauricius, lancia il giornale Ce qu'il faut dire (Quello che bisogna dire), che si scaglia contro il militarismo e il capitalismo di guerra.

• 1923 - Francia: a Parigi esce il giornale La Difesa, organo del Comitato per la liberzione di Sacco e Vanzetti.

• 1931 - Messico: dopo essere stato tratto in arresto, l'anarchico Armando Ferradini si suicida.

• 1939: a Madrid muore Mauro Bajatierra, scrittore, propagandista anarchico e anarco-sindacalista. Secondo una diversa versione sarebbe morto il 28 marzo.

• 1976 - Francia: a Senlis muore Maurice Dommanget, storico del movimento operaio e sindacalista rivoluzionario.

• 1996: muore Antonio Ortiz Ramirez, anarchico spagnolo, membro della CNT, «generale senza dio né padroni», poi guerrigliero.

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