2020

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Anno precedente: 2019

  • 18 gennaio: nel CPR di Gradisca d'Isonzo la polizia uccide Vakhtang Enukidze. I suoi compagni di prigionia così raccontano l'accaduto: "Otto poliziotti in tenuta antisommossa sono entrati nella sua cella e l'hanno accerchiato e picchiato. Lui è caduto, sbattendo la testa contro un muro. Mentre era a terra alcuni poliziotti gli hanno messo i piedi sul collo e sulla schiena, l'hanno ammanettato e portato via. Poi è morto".
  • 25 gennaio: a Monção, in Portogallo, viene arrestato l'anarchico Gabriel Pombo da Silva.
  • 4 marzo: a Torino comincia con un presidio alla farmacia D'Algostino e De Michelis, che rifiuta di vendere la pillola del giorno dopo, la settimana di informazione e lotta transfemminista promossa dal collettivo anarcofemminista Wild C.A.T.
  • 7 marzo: nelle carceri del paese scoppia una violenta rivolta contro i blocchi delle visite a causa del coronavirus. Salerno, Modena e Napoli le prime carceri ad insorgere, seguite poi da Milano, Foggia, Roma, Rieti ed Alessandria. Diversi detenuti morti durante la repressione delle proteste.
  • 11 marzo: in Italia, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, attraverso un apposito Decreto, impone l'adozione di misure fortemente restrittive (lockdown) sull’intero territorio nazionale per fronteggiare l'emergenza Covid-19.
  • 7 aprile: a Milano (?) muore Roberto Ambrosoli, autore di Anarchik.
  • 13 maggio: a Bologna sette persone gravitanti nell'area anarchica vengono arrestate in esecuzione di un mandato del gip della stessa città per 270bis. Ad altre 5 persone vengono imposte misure restrittive (obbligo di firma). Perquisito lo spazio di documentazione anarchica «Il Tribolo».
  • 25 maggio: a Minneapolis l'afroamericano di 46 anni George Floyd è vittima della violenza della polizia locale. Durante le fasi dell'arresto Floyd viene schiacciato a terra dall'agente Derek Chauvin sino a provocarne la morte, nonostante l'uomo continuasse a ripetere: «Per favore, non riesco a respirare (I can't breathe)».
In questa stessa città e in altre statunitensi si scatenano per diversi giorni violentissime proteste. A Minneapolis viene incendiato e distrutto l'intero commissariato di polizia.
  • 12 giugno: a Roma i carabinieri del R.O.S. arrestano 7 anarchici orbitanti intorno al centro sociale Bencivenga Occupato in seguito all'«operazione Bialystok». I 7 vengono accusati di una serie di azioni tra cui quello alla stazione dei carabinieri di San Giovanni, compiuto il 7 dicembre 2017 e rivendicato dalla sigla Cellula Santiago Maldonado - Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale.
  • 18 luglio: muore a Parigi l'anarchico espropriatore basco Lucio Urtubia.
  • 20 luglio: muore a Forlì l'anarchico fondatore di A-Rivista Anarchica Paolo Finzi.
  • 15 agosto: in Inghilterra muore Stuart Christie, militante anarchico scozzese e attivista rivoluzionario internazionalista.
  • 2 settembre: muore a Venezia lo scrittore e militante anarchico statunitense David Graeber.
  • 3 settembre: durante le fasi d'arresto viene ucciso dalla polizia a Lacey, a sud-ovest di Seattle, il militante del movimento Antifa di 48 anni Michael Reinoehl. L'uomo era sospettato dell'omicidio di un fascista locale membro del gruppo "Patriot Prayer".
  • 24 novembre: a Torno, si conclude il secondo grado del processo "Scripta Manent". 13 le condanne ed 8 le assoluzioni. Le condanne più gravi per Alfredo Cospito (20 anni) e Anna Beniamino (16 anni e 6 mesi) per associazione con finalità di terrorismo ed eversione. Per Nicola Gai la condanna scende da 9 anni a 13 mesi e viene dichiarata la scarcerazione. Marco Bisesti e Alessandro Mercogliano - già condannati in primo grado - vengono assolti dall'ipotesi associativa. Per tutti gli altri - eccetto le 8 assoluzioni - condanne a pene comprese fra i 18 mesi e i 2 anni e mezzo di reclusione per apologia di reato o istigazione (per lo più, scritti su siti e documenti).
  • 8 dicembre: in Albania, a Tirana, la polizia uccide Klodian Rasha, 25 anni. Klodian era uscito a piedi per prendere un caffè ed era disarmato. In tutto il paese scoppiano proteste contro la violenza della polizia. A Tirana i manifestanti arrivano sotto i palazzi del governo, e la polizia li attacca con cariche e lacrimogeni. Nella centrale piazza Skanderbeg i manifestanti danno fuoco all'albero di Natale. Dopo due giorni consecutivi di proteste, l'11 dicembre il Ministro degli interni si dovrà dimettere.

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