Confederação Geral do Trabalho
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Per approfondire, vedi CGT. |
La Confederação Geral do Trabalho (CGT) è stata una confederazione sindacale rivoluzionaria, di tendenza anarco-sindacalista, fondata il 13 settembre 1919 in sostituzione dell'União Operária Nacional (nata nel 1914).
Storia
Prima della dittatura
La CGT si costituì come un «super-organismo essenzialmente di classe, di lotta e per la lotta della classe lavoratrice contro la classe padronale, la borghesia, in una parola, contro lo Stato» [1]. Gli obiettivi che si poneva erano i seguenti:
- l'unificazione di tutti i lavoratori del paese per difendere i loro «interessi economici, sociali e professionali, nonché per migliorare la loro condizione morale, materiale e fisica»
- sviluppare le competenze all'interno della classe operaia necessarie a rovesciare il capitalismo;
- sviluppare ed esercitare il principio di mutuo appoggio.
Il più alto organo decisionale della CGT era il Consiglio Confederale, un congresso nazionale di rappresentanti, che a sua volta eleggeva sette membri che formavano il comitato nazionale che gestiva le varie questioni giorno per giorno. Nel 1922 la CGT entro a fare parte dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori anarco-sindacalista.
La CGT, che si avvaleva di collaboratori come Arnaldo Simões Januário, diffondeva le proprie idee attraverso un proprio periodico: «A Batalha». Inizialmente arrivò a contare diverse migliaia di iscritti (secondo Wikipedia parrebbe aver raggiunto le 100 mila unità intorno al triennio 1919-1922) - concentrati soprattutto nelle città industriali di Lisbona, Setúbal, Barreiro, Porto, Braga e Covilhã - che col tempo scemarono rapidamente.
La dittatura
L'organizzazione sindacale cesserà le proprie attività nel 1927 a causa della repressione portata avanti dalla dittatura militare, instauratasi nel paese dal 28 maggio 1926. Nel 1927, tentò l'organizzazione di uno sciopero generale contro il governo, che però non riuscì e provocò circa 100 morti, la deportazione nei territori d'oltremare di almeno 600 persone coinvolte nei conflitti ed il divieto di pubblicazione del giornale A Batalha.
Nel 1929, dopo una battaglia giudiziaria, riuscì a recuperare spazi legali di agibilità, fino a quando, il 23 settembre 1933, due decreti governativi illegalizzarono tutti i sindacati non-controllati dallo Stato. Uno sciopero generale dalla CGT e di altre organizzazioni fu organizzato per il 18 gennaio 1934, ma non ebbero buon esito ed alla fine le attività della CGT si concentrarono a qualche sporadica iniziativa a Lisbona e nell'Algarve. Nel 1938, Emídio Santana, il segretario generale della confederazione, prese parte ad un falito tentativo di assassinio del dittatore Salazar. A quel punto la repressione contro la CGT fu schiacciante e definitiva.
Dopo la dittatura
Dopo il 25 aprile 1974 (fine della dittatura e ritorno del paese alla democrazia), la CGT riprese le attività, ma senza lo slancio di un tempo. Il giornale A Batalha, con il sottotitolo «Giornale anarchico», ricomparve nelle edicole il 21 settembre dello stesso anno.