Anarchismo e urbanistica: differenze tra le versioni

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[[File:Carlo Doglio.jpg|thumb|200px|[[Carlo Doglio]], sociologo ed urbanista anarchico]]L'[[urbanistica]], attraverso la coordinazione di diversi saperi derivanti da diverse ma correlate discipline ([[architettura]], ingegneria, [[ecologia]], [[sociologia]], diritto, [[economia]], ecc.), è una disciplina che si occupa di studiare la progettazione e lo sviluppo delle città e degli insediamenti urbani.   
[[File:Carlo Doglio.jpg|thumb|200px|[[Carlo Doglio]], sociologo ed urbanista anarchico]]L'[[urbanistica]], attraverso la coordinazione di diversi saperi derivanti da diverse ma correlate discipline ([[architettura]], ingegneria, [[ecologia]], [[sociologia]], diritto, [[economia]] ecc.), è una disciplina che si occupa di studiare la progettazione e lo sviluppo delle città e degli insediamenti urbani.   


L'[[anarchismo]], essendo un pensiero rivoluzionario che coinvolge tutti gli aspetti della vita umana, si è da sempre interessato alle problematiche urbanistiche, promovendo critiche alla concezione attuale delle città e proponendo la progettazione e realizzazione di un nuovo sviluppo urbanistico che promuova la [[libertà]] e l'[[autonomia]] individuale e collettiva.
L'[[anarchismo]], essendo un pensiero rivoluzionario che coinvolge tutti gli aspetti della vita umana, si è da sempre interessato alle problematiche urbanistiche, promovendo critiche alla concezione attuale delle città e proponendo la progettazione e realizzazione di un nuovo sviluppo urbanistico che promuova la [[libertà]] e l'[[autonomia]] individuale e collettiva.


==Un di storia... ==
== Un po' di storia... ==
{{vedi|Fourier}}
{{vedi|Fourier}}
Via via che storicamente è cresciuta l'antropizzazione del territorio (non solo le città ma in generale tutto il territorio urbanizzato), a causa della migrazione delle masse dalle campagne verso le città, nacquero e si svilupparono in seno all'urbanistica forti critiche alla concezione che le [[autorità]] avevano degli agglomerati urbani e, contemporaneamente, furono proposti modelli alternativi di urbanizzazione. Eccone alcuni:
Via via che storicamente è cresciuta l'antropizzazione del territorio (non solo le città ma in generale tutto il territorio urbanizzato), a causa della migrazione delle masse dalle campagne verso le città, nacquero e si svilupparono in seno all'urbanistica forti critiche alla concezione che le [[autorità]] avevano degli agglomerati urbani e, contemporaneamente, furono proposti modelli alternativi di urbanizzazione. Eccone alcuni:
[[File:Charles Fourier.gif|thumb|right|230px|[[Charles Fourier]]]]
[[File:Charles Fourier.gif|thumb|right|230px|[[Charles Fourier]]]]
*I Falansteri <ref>[https://it.wikipedia.org/wiki/Falansterio#/media/File:Phalanxary_colt_nj.jpg In quest'immagine] un falansterio del Nord America nel New Jersey ispirato alle idee di Fourier.</ref> sono state unità agricolo-industriali autonome concepite dal [[socialismo utopistico|socialista utopistico]] [[Charles Fourier]], «dove le abitazioni sono alberghi e non caserme, e dove ciascuno trova occasioni svariate per soddisfare le sue inclinazioni.» <ref name="rossi">I Falansteri influenzarono notevolmente l'anarchico [[Giovanni Rossi]] che diede vita, in Brasile, alla colonia de [[La Cecilia]].</ref>. Nell'idea di [[Fourier]] nel Falansterio sarebbe dovuta vigere la '''[[amore libero|libertà sessuale]]''' e nessuno sarebbe stato vincolato ad uno specifico lavoro. In tal modo si sarebbe dovuto liberare le passioni e rendere il [[lavoro]] attrattivo. L'organizzazione specifica a rendere possibile tutto ciò era la '''“Falange”''', ovvero un'unità del '''“Falansterio”''' formato da circa 1600 persone.
*I [[falansteri]] <ref>[https://it.wikipedia.org/wiki/Falansterio#/media/File:Phalanxary_colt_nj.jpg In quest'immagine] un falansterio del Nord America nel New Jersey ispirato alle idee di Fourier.</ref> sono state unità agricolo-industriali autonome concepite dal [[socialismo utopistico|socialista utopistico]] [[Charles Fourier]], «dove le abitazioni sono alberghi e non caserme, e dove ciascuno trova occasioni svariate per soddisfare le sue inclinazioni». <ref name="rossi">I Falansteri influenzarono notevolmente l'anarchico [[Giovanni Rossi]] che diede vita, in Brasile, alla colonia de [[La Cecilia]].</ref> Nell'idea di [[Fourier]] nel [[falansterio]] sarebbe dovuta vigere la '''[[amore libero|libertà sessuale]]''' e nessuno sarebbe stato vincolato ad uno specifico lavoro. In tal modo si sarebbe dovuto liberare le passioni e rendere il [[lavoro]] attrattivo. L'organizzazione specifica a rendere possibile tutto ciò era la '''“[[falange]]”''', ovvero un'unità del '''“[[falansterio]]”''' formato da circa 1.600 persone.


*Durante la metà del XIX secolo in [[Inghilterra]] trovarono accoglimento le proposte sviluppate qualche decennio prima dall'urbanista Ebenezer Howard, il quale aveva affrontato il problema del sovraffollamento delle città, e il conseguente spopolamento delle campagne, a seguito della [[rivoluzione industriale]]. Il suo saggio ''A Peaceful Path to Real Reform'' (1898) teorizzava la costruzione di città utopiche attraverso l'idea di ''Garden City'' o città -giardino, nella quale la popolazione veniva organizzata e distribuita in maniera equilibrata tanto nelle città quanto nelle campagne. Le sue idee furono per la prima volta messe in pratica da Raymond Unwin nel [[1903]] con la realizzazione di ''Letchworth Garden City''. Come detto negli anni '50 le città -giardino si diffusero in molte zone d'Europa, ma nella maggior parte delle volte l'idea originaria risultò stravolta e i risultati furono di conseguenza molto deludenti.  
*Durante la metà del XIX secolo in [[Inghilterra]] trovarono accoglimento le proposte sviluppate qualche decennio prima dall'urbanista Ebenezer Howard, il quale aveva affrontato il problema del sovraffollamento delle città, e il conseguente spopolamento delle campagne, a seguito della [[rivoluzione industriale]]. Il suo saggio ''A Peaceful Path to Real Reform'' (1898) teorizzava la costruzione di città utopiche attraverso l'idea di ''Garden City'' o città -giardino, nella quale la popolazione veniva organizzata e distribuita in maniera equilibrata tanto nelle città quanto nelle campagne. Le sue idee furono per la prima volta messe in pratica da Raymond Unwin nel [[1903]] con la realizzazione di ''Letchworth Garden City''. Come detto negli anni '50 le città -giardino si diffusero in molte zone d'Europa, ma nella maggior parte delle volte l'idea originaria risultò stravolta e i risultati furono di conseguenza molto deludenti.  


*Nella prima metà del XX secolo [[Frank Lloyd Wright]] propose una 'città ideale' denominata ''Broadacre City'' (anche ''Usonia'') il cui progetto prevedeva un piano urbano al di fuori di ciò che comunemente definiamo ''città '', nel tentativo di coniugare città ed [[ecologismo]]. L'aspetto più importante non era la collettività ma l'[[individuo]]: ogni cittadino di questa ipotetica città avrebbe avuto una particella di terra (''acre'', appunto) per installarsi e viverci. A parte pochi edifici di grandi dimensioni (sviluppati in altezza) per i servizi comuni, Broadacre City non avrebbe avuto un nucleo centrale: Il vero nucleo della [[democrazia]] usoniana lo costituisce l'individuo con la sua casa usoniana monofamiliare. In questo modo ogni [[famiglia]] vivrebbe nella sua sfera privata in armonia con la natura, all'interno di una cittadina 'verde', utilizzando futuristi mezzi di trasporto individuale (la città occuperebbe, nel totale, una superficie molto maggiore di quella occupata dalle città attuali).
*Nella prima metà del XX secolo [[Frank Lloyd Wright]] propose una 'città ideale' denominata ''Broadacre City'' (anche ''Usonia'') il cui progetto prevedeva un piano urbano al di fuori di ciò che comunemente definiamo ''città '', nel tentativo di coniugare città ed [[ecologismo]]. L'aspetto più importante non era la collettività ma l'[[individuo]]: ogni cittadino di questa ipotetica città avrebbe avuto una particella di terra (''acre'', appunto) per installarsi e viverci. A parte pochi edifici di grandi dimensioni (sviluppati in altezza) per i servizi comuni, Broadacre City non avrebbe avuto un nucleo centrale: Il vero nucleo della [[democrazia]] usoniana lo costituisce l'individuo con la sua casa usoniana monofamiliare. In questo modo ogni [[famiglia]] vivrebbe nella sua sfera privata in armonia con la natura, all'interno di una cittadina 'verde', utilizzando futuristi mezzi di trasporto individuale (la città occuperebbe, nel totale, una superficie molto maggiore di quella occupata dalle città attuali).
==Critiche all'urbanistica occidentale==
==Critiche all'urbanistica occidentale==
[[File:Colinward.jpg|thumb|200px|[[Colin Ward]]]]
[[File:Colinward.jpg|thumb|200px|[[Colin Ward]]]]
Alcuni dei principali critici dello sviluppo urbanistico occidentale sono stati architetti anarchici come [[Lewis Mumford]], [[Carlo Doglio]] e [[Giancarlo De Carlo]]. Oltre a loro hanno sviluppato critiche e proposto alternative al modello occidentale dominante anche altri celebri architetti od urbanisti - come per esempio [[Yona Friedman]], [[Gilles Clément]], [[Le Corbusier]], [[Walter Segal]], [[Michael Reynolds]] (inventore degli ''[[Earthship]]''), ecc.-, oltre ad anarchici come [[Colin Ward]] e filosofi del calibro di [[Michel Foucault]].
Alcuni dei principali critici dello sviluppo urbanistico occidentale sono stati architetti anarchici come [[Lewis Mumford]], [[Carlo Doglio]] e [[Giancarlo De Carlo]]. Oltre a loro hanno sviluppato critiche e proposto alternative al modello occidentale dominante anche altri celebri architetti od urbanisti - come per esempio [[Yona Friedman]], [[Gilles Clément]], [[Le Corbusier]], [[Walter Segal]], [[Michael Reynolds]] (inventore degli ''[[Earthship]]'') - oltre ad anarchici come [[Colin Ward]] e filosofi del calibro di [[Michel Foucault]].


La lista delle critiche alle città è molto lunga :
La lista delle critiche alle città è molto lunga :
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===Anarchitettura===
===Anarchitettura===
{{vedi|Anarchitettura}}
{{vedi|Anarchitettura}}
Col termine '''[[anarchitettura]]''' si definisce quella corrente dell'architettura sviluppata intorno agli anni Settanta del secolo XX a New York da un gruppo variegato di artisti (non solo architteti, ma anche fotografi, scultori, ecc.). [[Joan Jonas]], [[Lucio Pozzi]], [[Trisha Brown]], [[Laurie Anderson]] e [[Gordon Matta Clark]] sono stati alcuni di coloro che maggiormente contribuirono all'elaborazione di questa visione dell'architettura.   
Col termine '''[[anarchitettura]]''' si definisce quella corrente dell'architettura sviluppata intorno agli anni Settanta del secolo XX a New York da un gruppo variegato di artisti (non solo architteti, ma anche fotografi, scultori ecc.). [[Joan Jonas]], [[Lucio Pozzi]], [[Trisha Brown]], [[Laurie Anderson]] e [[Gordon Matta Clark]] sono stati alcuni di coloro che maggiormente contribuirono all'elaborazione di questa visione dell'architettura.   
[[File:La Riottosa Squat.jpg|left|thumb|[[La Riottosa Squat]] (Firenze)]]
[[File:La Riottosa Squat.jpg|left|thumb|[[La Riottosa Squat]] (Firenze)]]


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<references/>
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*Leonardo Lippolis, ''Viaggio al termine della città. La metropoli e le arti nell'autunno postmoderno (1972-2001)'', Eleuthera, 2009
*Leonardo Lippolis, ''Viaggio al termine della città. La metropoli e le arti nell'autunno postmoderno (1972-2001)'', Elèuthera, 2009
*[[Lamberto Boghi]], ''La città e la scuola'', Eleuthera, 2008
*[[Lamberto Boghi]], ''La città e la scuola'', Elèuthera, 2008
*Carlo Cellamare, ''Fare città. Pratiche urbane e storie di luoghi'', Eleuthera, 2008
*Carlo Cellamare, ''Fare città. Pratiche urbane e storie di luoghi'', Elèuthera, 2008
*[[Michel Foucault]], ''Sicurezza, territorio, popolazione (1977-1978)'', a cura di François Ewald, Alessandro Fontana e Michel Senellart, trad. Paolo Napoli, Feltrinelli, Milano, 2005.
*[[Michel Foucault]], ''Sicurezza, territorio, popolazione (1977-1978)'', a cura di François Ewald, Alessandro Fontana e Michel Senellart, trad. Paolo Napoli, Feltrinelli, Milano, 2005.
*Paolo Cottino, ''La città imprevista. Il dissenso nell'uso dello spazio urbano'', Eleuthera, 2003
*Paolo Cottino, ''La città imprevista. Il dissenso nell'uso dello spazio urbano'', Elèuthera, 2003
*Raymond Lorenzo, ''La città sostenibile. Partecipazione, luogo, comunità '', Eleuthera, 2003
*Raymond Lorenzo, ''La città sostenibile. Partecipazione, luogo, comunità '', Elèuthera, 2003
*[[Colin Ward]], ''Il bambino e la città '', Feltrinelli, 1999
*[[Colin Ward]], ''Il bambino e la città '', Feltrinelli, 1999
*Pietro M. Toesca, ''Manuale per fondare una città '', Eleuthera, 1994
*Pietro M. Toesca, ''Manuale per fondare una città '', Elèuthera, 1994
*Chiara Mazzoleni, ''Carlo Doglio. Selezione di scritti 1950-1984'', Quaderni didattici
*Chiara Mazzoleni, ''Carlo Doglio. Selezione di scritti 1950-1984'', Quaderni didattici


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