Alfredo Maria Bonanno: differenze tra le versioni

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: «''[...] devo ricordare che il libro è stato condannato in [[Italia]] alla distruzione. Una sentenza della suprema corte italiana lo ha destinato al rogo. In tutte le biblioteche dove si trovava un suo esemplare è arrivata una circolare del ministero degli Interni per ordinare l'incenerimento. Non sono stati pochi i bibliotecari che si sono rifiutati di distruggere il libro, ritenendo tale pratica degna dei nazisti e dell'Inquisizione, ma il volume non è consultabile per legge. Allo stesso modo il libro non può circolare in Italia e molti compagni ne hanno avuto sequestrate delle copie nel corso di innumerevoli perquisizioni domiciliari. Per avere scritto questo libro, sono stato condannato ad un anno e mezzo di prigione''» <ref>A. M. Bonanno, ''Introduzione all'edizione inglese'' di "''La gioia armata''"</ref>.  
: «''[...] devo ricordare che il libro è stato condannato in [[Italia]] alla distruzione. Una sentenza della suprema corte italiana lo ha destinato al rogo. In tutte le biblioteche dove si trovava un suo esemplare è arrivata una circolare del ministero degli Interni per ordinare l'incenerimento. Non sono stati pochi i bibliotecari che si sono rifiutati di distruggere il libro, ritenendo tale pratica degna dei nazisti e dell'Inquisizione, ma il volume non è consultabile per legge. Allo stesso modo il libro non può circolare in Italia e molti compagni ne hanno avuto sequestrate delle copie nel corso di innumerevoli perquisizioni domiciliari. Per avere scritto questo libro, sono stato condannato ad un anno e mezzo di prigione''» <ref>A. M. Bonanno, ''Introduzione all'edizione inglese'' di "''La gioia armata''"</ref>.  


A partire dal [[1975]], partecipa al progetto della rivista "''[[Anarchismo (rivista)|Anarchismo]]''", bimestrale che diventa strumento di dibattito dei gruppi anarchici d'azione. Oltre a pubblicare contributi dei gruppi e delle individualità  italiane, "''Anarchismo''" lascia spazio alla traduzione di molti documenti politici di gruppi internazionali ([[First of May Group]], [[Revolutionäre Zellen]]...), non solo anarchici (vengono pubblicate anche analisi sviluppate dal giornale "''Theorie Communiste''", vicino alla [[critica radicale]]<ref>Come riporta anche "''Il Lato Cattivo''", rivista di critica radicale contemporanea, che ha diffuso sul sito sito il documento [http://illatocattivo.blogspot.it/2012/07/le-lotte-di-classe-in-iran.html "''Le lotte di classe in Iran''"], pubblicato su «Anarchismo», serie I, n. 26-27, 1979</ref>).
A partire dal [[1975]], partecipa al progetto della rivista "''[[Anarchismo (rivista)|Anarchismo]]''", bimestrale che diventa strumento di dibattito dei gruppi anarchici d'azione. Oltre a pubblicare contributi dei gruppi e delle individualità  italiane, "''Anarchismo''" lascia spazio alla traduzione di molti documenti politici di gruppi internazionali ([[First of May Group]], [[Revolutionäre Zellen]]...), non solo anarchici (vengono pubblicate anche analisi sviluppate dal giornale "''Theorie Communiste''", vicino alla [[critica radicale]] <ref>Come riporta anche "''Il Lato Cattivo''", rivista di critica radicale contemporanea, che ha diffuso sul sito sito il documento [http://illatocattivo.blogspot.it/2012/07/le-lotte-di-classe-in-iran.html "''Le lotte di classe in Iran''"], pubblicato su «Anarchismo», serie I, n. 26-27, 1979</ref>).


Nel [[1978]] traduce, con lo pseudonimo di Giuseppe Alvisi, un pamphlet intitolato "''[[Il mio testamento politico]]''" e lo diffonde attribuendone la paternità  a [[Jean-Paul Sartre]], filosofo famoso a livello mondiale e teorico dell'"[[esistenzialismo]] marxista". Il "falso d'autore", che è in realtà  un testo dell'Ottocento di [[Joseph Déjacque]], ha toni insurrezionalisti e delinea un dettagliato progetto politico anarchico. Di tutta risposta, il suscettibile Sartre minaccia di denuncia Bonanno <ref>A. M. Bonanno, ''Il falso Sartre'', da "''Il falso e l'osceno''" (Anarchismo, 2007), pp.30-31</ref>. Dopo gli "anni 80" è redattore responsabile delle [[Edizioni Anarchismo]] e di [[ProvocAzione]]. Grazie alla sua attività  editoriale anarchica, pubblica suoi e altrui saggi su [[Max Stirner|Stirner]], [[Bakunin]], [[Hegel]], sul [[individualismo|pensiero individualista]], sull'[[anarchismo insurrezionale|insurrezionalismo]] e sul [[Nichilismo|nichilismo]].
Nel [[1978]] traduce, con lo pseudonimo di Giuseppe Alvisi, un pamphlet intitolato "''[[Il mio testamento politico]]''" e lo diffonde attribuendone la paternità  a [[Jean-Paul Sartre]], filosofo famoso a livello mondiale e teorico dell'"[[esistenzialismo]] marxista". Il "falso d'autore", che è in realtà  un testo dell'Ottocento di [[Joseph Déjacque]], ha toni insurrezionalisti e delinea un dettagliato progetto politico anarchico. Di tutta risposta, il suscettibile Sartre minaccia di denuncia Bonanno <ref>A. M. Bonanno, ''Il falso Sartre'', da "''Il falso e l'osceno''" (Anarchismo, 2007), pp.30-31</ref>. Dopo gli "anni 80" è redattore responsabile delle [[Edizioni Anarchismo]] e di [[ProvocAzione]]. Grazie alla sua attività  editoriale anarchica, pubblica suoi e altrui saggi su [[Max Stirner|Stirner]], [[Bakunin]], [[Hegel]], sul [[individualismo|pensiero individualista]], sull'[[anarchismo insurrezionale|insurrezionalismo]] e sul [[Nichilismo|nichilismo]].
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