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{{vedi|Anarchici e potere nella rivoluzione spagnola}}
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Nell'anarchismo, il potere si radica in ogni singola persona concreta e si esercita collettivamente attraverso associazioni specifiche non gerarchizzate e non certo in astratte istituzioni e ancora meno nell'[[autorità ]] statale.
Nell'anarchismo, il potere si radica in ogni singola persona concreta e si esercita collettivamente attraverso associazioni specifiche non gerarchizzate e non certo in astratte istituzioni e ancora meno nell'[[autorità]] statale.


Gli [[anarchici]] partono dal presupposto che ogni singolo individuo e ogni comunità  hanno il diritto di essere quanto più possibile autonomi, ovverosia hanno il diritto legittimo di negare l'autorità  stessa che intende esercitare un potere coercitivo sulle persone. Come logica conseguenza l'anarchismo ritiene che non esista alcuno [[Stato]] a cui i cittadini siano moralmente obbligati ad obbedire.
Gli [[anarchici]] partono dal presupposto che ogni singolo individuo e ogni comunità  hanno il diritto di essere quanto più possibile autonomi, ovverosia hanno il diritto legittimo di negare l'autorità  stessa che intende esercitare un potere coercitivo sulle persone. Come logica conseguenza l'anarchismo ritiene che non esista alcuno [[Stato]] a cui i cittadini siano moralmente obbligati ad obbedire.


Secondo [[Murray Bookchin]], gli anarchici si nascondono dietro un dito quando auspicano al fine di ogni potere.  Egli ritiene che il potere non possa scomparire, si tratta quindi di esercitarlo nella sua accezione positiva, cioè permettendo ad ogni singolo [[individuo]] e comunità  di seguire le proprie intrinseche aspirazioni senza che alcuna [[autorità ]] gli imponga coercitivamente il proprio volere. Si tratta quindi, secondo Bookchin, di togliere il potere allo [[Stato]] e all'[[autorità ]] per distribuirlo orizzontalmente alle masse.
Secondo [[Murray Bookchin]], gli anarchici si nascondono dietro un dito quando auspicano al fine di ogni potere.  Egli ritiene che il potere non possa scomparire, si tratta quindi di esercitarlo nella sua accezione positiva, cioè permettendo ad ogni singolo [[individuo]] e comunità  di seguire le proprie intrinseche aspirazioni senza che alcuna [[autorità]] gli imponga coercitivamente il proprio volere. Si tratta quindi, secondo Bookchin, di togliere il potere allo [[Stato]] e all'[[autorità]] per distribuirlo orizzontalmente alle masse.


== Bibliografia ==
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