Guerra dell'oppio e colonizzazione della Cina (XIX secolo): differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "[à][\s][:]" con "à:"
m (Sostituzione testo - "[à][\s\s]" con "à ")
m (Sostituzione testo - "[à][\s][:]" con "à:")
Riga 14: Riga 14:
Divenuta una vera e propria semi-colonia occidentale, la [[Cina]] si trovò ad affrontare contemporaneamente una gravissima crisi interna, che sfociò nella ribellione contadina nota come la [[rivolta dei Taiping]], e in una estera, che portò ad nuova guerra contro i britannici, sostenuti questa volta anche dalla [[Francia]]. Il conflitto si concluse nel '60, con una nuova capitolazione della [[Cina]], costretta ad aprire al commercio straniero anche le vie fluviali interne e a stabilire normali rapporti diplomatici con gli [[Stato|Stati]] occidentali.  
Divenuta una vera e propria semi-colonia occidentale, la [[Cina]] si trovò ad affrontare contemporaneamente una gravissima crisi interna, che sfociò nella ribellione contadina nota come la [[rivolta dei Taiping]], e in una estera, che portò ad nuova guerra contro i britannici, sostenuti questa volta anche dalla [[Francia]]. Il conflitto si concluse nel '60, con una nuova capitolazione della [[Cina]], costretta ad aprire al commercio straniero anche le vie fluviali interne e a stabilire normali rapporti diplomatici con gli [[Stato|Stati]] occidentali.  


Interessati a ottenere ulteriori concessioni, inglesi e francesi sfruttarono la circostanza per occupare nuovamente Canton ([[1857]]) e altre località : la [[Cina]] fu costretta ad arrendersi e a firmare il '''trattato di Tianjin''' ([[1858]]), che tuttavia non fu ratificato, e poi quello di Pechino ([[1860]]). Questi costrinsero i cinesi a dover pagare una indennità  più pesante rispetto a quella versata a seguito della prima guerra dell'oppio, dovette aprire altri porti e concedere la libera circolazione sul suo territorio a mercanti e missionari stranieri. Le potenze occidentali ottennero esenzioni doganali ed il libero accesso delle loro flotte alla rete fluviale cinese.
Interessati a ottenere ulteriori concessioni, inglesi e francesi sfruttarono la circostanza per occupare nuovamente Canton ([[1857]]) e altre località: la [[Cina]] fu costretta ad arrendersi e a firmare il '''trattato di Tianjin''' ([[1858]]), che tuttavia non fu ratificato, e poi quello di Pechino ([[1860]]). Questi costrinsero i cinesi a dover pagare una indennità  più pesante rispetto a quella versata a seguito della prima guerra dell'oppio, dovette aprire altri porti e concedere la libera circolazione sul suo territorio a mercanti e missionari stranieri. Le potenze occidentali ottennero esenzioni doganali ed il libero accesso delle loro flotte alla rete fluviale cinese.


==Conseguenze sulla Cina del colonialismo occidentale==
==Conseguenze sulla Cina del colonialismo occidentale==
64 364

contributi